Articolo: Sfumature di viola: l'ametista tra leggende e credenze
Sfumature di viola: l'ametista tra leggende e credenze
Rinascimento si intagliavano in ametista vasi e coppe per il suo potere di cacciare i demoni. I medici usavano portare una cintura composta da 12 pietre preziose riferite ai 12 mesi dell’anno, tra le quali l’ametista rappresentava il mese di febbraio, del resto negli antichi rituali magici si assegnava ad ogni pietra un giorno della settimana: per l’ametista era il martedì.L’ametista è usata nella Cristalloterapia perché è associata al 7° Chakra e può essere indossata come gioiello o posizionata sul corpo per benefici energetici. Favorisce la meditazione, la protezione psichica e la consapevolezza. Scaccia l’insonnia e gli incubi, favorendo un sonno tranquillo e rilassante.
Queste sono alcune delle tante leggende e curiosità che raccontano le origine di questa pietra, oltre ai benefici che le sono attribuite, di certo tra tutte le varietà di quarzo, è sicuramente la più apprezzata per il suo colore viola dalle tonalità calde e vellutate. Come detto in precedenza l’ametista è una varietà del minerale del quarzo, con sistema cristallino esagonale (trigonale) e composizione chimica SiO₂. Il suo colore è dovuta alla presenza d’impurità di ferro nel suo reticolo cristallino, e va dal porpora bluastro al porpora al porpora rossastro. L’ametista ha un indice di rifrazione di 1,544-1,533 e birifrangenza di 0,009, di solito è trasparente ed ha una durezza grado 7 sulla scala Mohs, dunque ha una buona durezza. Le sue dimensioni vanno da 1 a 20 ct ma si trovano anche esemplari di oltre 1000 ct. Questa gemma è tagliata in tutte le forme sfaccettate, cabochons, sfere e gli esemplari meno trasparenti sono usate per farne statuette. Il modo più sicuro di pulire l’ametista è di usate acqua calda saponata.
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